letteratura su ItalianaContemporanea IC
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Letture amatissime, scelte per lettrici e lettori ideali
idealmente insonni

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Parte 2/2
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La letteratura è una tavola da surf

“La letteratura è una tavola da surf”, disse un giorno memorabilmente, una mia alunna. Non è divertente, se non impari a stare in equilibrio sulla tavola, a maneggiarla, a conoscere il vento e il mare. Il piacere di leggere è come il piacere di stare su una tavola da surf, cioè il piacere di praticare uno sport duro, ma proprio per questo di grande soddisfazione. È un piacere che si impara anche da soli, ma è meglio se si ha un allenatore. “Gli insegnanti di letteratura sono gli allenatori della tavola da surf”, concluse.

Mi resi conto che durante le mie letture di adolescente ero stata assistita da qualche bravo allenatore, la professoressa Borruso alle medie, il professor Riganti al ginnasio. E infatti surfavo con disinvoltura tra molte e diverse pagine, stavo diritta e divertita sulla tavola da surf, grazie a quegli insegnanti aperti, che non si scandalizzavano se leggevo anche i fumetti e i fotoromanzi e guardavo gli sceneggiati in TV (oggi si chiamano “serie”). Interpretavano il loro ruolo di allenatori, esigendo una cosa: che imparassimo a distinguere tra l’oggetto di pregio e la spazzatura. Non gli importava che acquisissimo noi alunni un particolare gusto, ma erano molto attenti nel descrivere ciò che i gusti di chi scrive e di chi legge hanno prodotto. Piantarono dei semi che avrebbero dato in me copiosa messe. Stabilirono i postulati su cui poi lavorai moltissimo sia come semplice lettrice, sia come insegnante di letteratura.

In questa condizione di insegnante ebbi poi un sostegno grande, da un grande libro di testo: grande per ampiezza, grande per il modello didattico radicalmente diverso rispetto alla tradizione scolastica italiana, dico dell’opera di Remo Ceserani e Lidia De Federicis, Il materiale e l’immaginario pubblicato da Loescher nel 1978. Non ho mai smesso di usare i suoi 10 volumi, neppure ora!