La rabbia delle donne

La caratteristica più bella dei femminismi contemporanei è la capacità che hanno le ragazze di oggi di non tacere più. La rabbia è uscita dalla mitologia delle Erinni, ed è diventata uno strumento grazie alla denuncia virale. Le donne hanno smesso di piangere. E lottano.

Un commento di Nadia Terranova. Il testo originale è su LaStampa del 24 novembre 2023.

Il pittore norvegese Edvard Munch ha più volte raccontato che, per dipingere la serie di quadri che vanno sotto il titolo L’urlo, si è ispirato a un fatto realmente accaduto: stava camminando con amici lungo una collina quando il cielo si era tinto di rosso e tutto il paesaggio intorno, dai fiordi alla città, era stato attraversato da un grido, che lui aveva “visto” attraverso il colore del sangue. Tutti conosciamo quell’immagine diventata il simbolo dell’angoscia contemporanea, ma da dove viene l’urlo che Munch giura avergli attraversato le orecchie? Appartiene a una voce femminile o maschile? Leggi di più

La prosa della scrittrice in questo commento ha molti pregi, nel suo solido impianto argomentativo, fatto di numerosi esempi. Tuttavia vi proponiamo di intervenire sul testo per renderlo leggibile anche da chi ha un livello di istruzione molto basso.

Vi proponiamo cioè di intervenire sul testo in modo che il suo punteggio di leggibilità (qui 48/100) migliori sensibilmente. Non occorrono grandi interventi, perché la prosa dell’autrice è cristallina, basta lavorare un po’ sul testo: è piuttosto lungo (938 parole) e non è suddiviso in paragrafi; c’è qualche frase piuttosto lunga; ci sono diverse forme passive. Intervenite su questi aspetti e calcolate infine il vostro punteggio col servizio online offerto da Web&Multimedia.

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