Il piano Mattei è il titolo scelto dal governo di Giorgia Meloni per indicare la politica che intende adottare verso l’Africa con lo scopo di creare sempre più occasioni di collaborazione tra il nostro paese e gli Stati africani. Il governo. vuole promuovere attività in campo energetico e sociale, in modo da contibuire allo sviluppo dell’Africa. L’altro obiettivo è di contenere così anche il fenomeno migratorio. Una maggiore ricchezza africana potrebbe essere molto efficace nel trattenere in patria le migliaia di persone che oggi si espongono a forti pericoli per sfuggire ad un destino di estrema povertà.
“Mattei” perché è il nome dell’ex presidente Eni scomparso nel 1962. Di Mattei si vuole emulare l’approccio “non predatorio” nei confronti dell’Africa da parte europea, volto alla promozione di uno sviluppo sostenibile e duraturo. Il nome di Enrico Mattei crea un’idea di giustizia riparatrice di un paese europeo verso l’Africa. Nello stesso tempo delinea uno strumento, che si suppone efficace, di controllo dei flussi migratori sempre più intensi e spinosi da gestire. Il governo ha dichiarato queste sue intenzioni e fin da gennaio 2024 si è mosso per costruire progetti di sviluppo condivisi, riunendo i capi di Stato di molti Stati africani importanti (si veda poi la seconda parte di questo articolo).
A lato vi proponiamo una clip tratta da un canale YouTube che si chiama MuseoEnricoMattei. Nel filmato Mattei tocca il tema del rapporto con i paesi in via di sviluppo e dice «Abbiamo vinto – si riferisce alla “sette sorelle”- perché….»
Il piano Mattei del governo Meloni. A voi completare il pensiero di Enrico Mattei citando le sue parole. Confrontate poi questo pensiero di Mattei con il saggio di Antonio Costa, Africa depredata e migrazioni che vi abbiamo proposto. Ci sono punti di sostanziale accordo? e ci sono differenze? Riassumete le posizioni dell’uno e dell’altro e poi mettetele a confronto, scrivendo le vostre osservazioni nella scheda di ciascuno dei due testi.